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Bronchite o Polmonite? Ecco come distinguerli

Distinguere una semplice bronchite da una polmonite richiede una diagnosi da parte del medico di base o dal medico specialista, tuttavia ci sono dei piccoli segnali che ci permettono di fare una prima deduzione.

Per bronchite s'intende un'infiammazione dei bronchi, che sono paragonabili a canali, dove passa l'aria, che inaliamo dalla bocca o dal naso, per arrivare fino in profondità ai polmoni, dove avvengono gli scambi dei gas, cioè l'ossigeno passa dagli alveoli polmonari al sangue.

La bronchite può essere acuta, dura dalle due alle tre settimane;a volte può diventare cronica e quindi persistente se causata per lo più dal fumo di sigaretta o dall'inquinamento. I sintomi princiali della bronchite acuta sono: tosse, catarro, talvolta la febbre con difficoltà respiratorie di lieve entità. Ascoltare il torace con il fonendoscopio nei casi di bronchite può non rilevare alcun rumore, oppure rilevare rumori diffusi al torace che confermano un eventuale ostruzione delle vie respiratorie dovuta a un eccessiva produzione di muco. 

Nel caso della polmonite prevale di solito la presenza di febbre, che può essere elevata ed accompagnata da brividi di freddo, tosse e catarro, ma soprattutto può esserci dolore localizzato al torace, accentuato dagli atti respiratori e dalla tosse per interessamento della pleura. Se si ascolta il torace con il fonendoscopio si può rilevare la presenza di rumori localizzati. Nel caso della polmonite una diagnosi corretta viene effettuata in seguito a una radiografia del torace.

In entrambi i casi, bronchite e polmonite, la causa è di solito infettiva, cioè virale o batterica.

Nella bronchite quando il catarro esplulso è di colre biancastro, la causa è per lo più virale, per cui non sono necessari gli antibiotici, mentre quando il catarro diventa giallastro, marrone o verdastro, la causa è batterica e la terapia è antibiotica.

Nel caso della olmonite che è una malattia più seria della bronchite, la terapia prevede gli antibiotici, che si ricorda vanno assunti agli orari e per tutti i giorni prescritti dal medico senza sospenderli alla scomparsa della febbre.

Entrambe queste malattie resiratorie sono più frequenti se i pazienti sono fumator, anziani oltre i 65 anni, o affetti da altre patologie quali l'influenza, che può infatti complicarsi con una bronchite o una polmonite, il diabete, le cardiopatie, la bronchite cronica o l'enfisema polmonare, l'insufficienza renale cronica, l'immunodepressione.

La prevenzione consiste in stili di vita corretti, che comprendono una dieta varia ricca di frutta e verdura, l'attività fisica, l'abolizione del fumo di sigaretta, il tenersi lontano da ambienti chiusi ed affollati, lavarsi spesso le mani, il non avvicinare persone affette da forme influenzali, la vaccinazione antinfluenzale, la vaccinazione antipneumococcica solo per quei pazienti che vanno soggetti a frequenti episodi infettivi.  

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